VII Edizione OrientaSardegna - ASTERSardegna
Cagliari 10, 11, 12 Aprile 2018
Tema concorso:
Scegli il MEGLIO per te… con ASTER puoi!
Insieme finché la SCELTA non ci separi
Siamo ormai prossimi alla VII Edizione di OrientaSardegna - ASTERSardegna e anche quest’anno l’Associazione ASTER ha il piacere di proporre un’occasione di riflessione a tutti gli studenti sardi che si apprestano a incontrarci a Cagliari.
Invitiamo, dunque, a sollecitare i ragazzi che vengono a visitare la Fiera a realizzare, prima della Manifestazione, un elaborato sulla traccia di seguito indicata.
La libertà è universalmente riconosciuta come valore di primaria importanza. Nel sentire comune, la prima esperienza della libertà è la capacità di scegliere. Ma subito fa capolino una seria difficoltà: non si può scegliere tutto. Dalla torta della realtà bisogna estrarre una fetta. Non si può prendere tutta la torta. Non c’è scelta senza rinuncia. Se vado a prendere una pizza con amici e il cameriere mi presenta il menù, non posso chiedere tutte le pizze proposte, neanche nella forma minimale di un piccolo assaggio per ogni tipo. Se voglio acquistare un’auto, potrò scegliere soltanto un modello, escludendo tutti gli altri. Quando scelgo qualcosa devo allo stesso tempo accettare consapevolmente di rinunziare a tante altre. Di conseguenza, per scegliere in modo avveduto è necessario avere definito dei criteri per stabilire a cosa rinunciare. La questione si complica oltremodo se mi fermo a pensare che, per lo più, non mi sarà possibile aver provato tutte le alternative prima della scelta. Sarebbe assurdo o almeno bizzarro se, per esempio, un ragazzo dopo un anno di fidanzamento si chiedesse se la sua ragazza sia davvero la donna della sua vita e, di conseguenza, la lasciasse come in stand-by, dicendole che per essere certo di aver fatto la scelta giusta dovrebbe avere il tempo di sperimentare le emozioni e i sentimenti che un’altra ragazza potrebbe fargli provare. Alla fidanzata chiederebbe la cortesia di rimanere sospesa fino al compimento della prova; basterebbe in fondo anche un anno. Trascorso questo tempo, egli avrebbe la possibilità di soppesare le due storie e scegliere la vera donna della sua vita. Sarebbe anche possibile immaginare che, alla fine dell’esperimento, il dubbio non fosse risolto e il nostro giovane chiedesse un supplemento di prova avviando una storia con una terza ragazza. A questo punto in stand-by rimarrebbero le prime due ragazze. È facile immaginare che il protagonista di questa vicenda si condannerebbe a rimanere single a vita, lasciando appese al chiodo della sua indecisione una serie di sfortunate fanciulle.
È evidente che quando siamo chiamati a scegliere ci orientiamo verso il meglio, per lo meno il meglio possibile. Ma come si fa capire che cos’è il meglio? Non sembra affatto facile. Infatti bisognerebbe averne chiarezza prima di operare la scelta. In teoria è sempre possibile ritornare sui propri passi e prendere un’altra strada. Ancora una volta il problema si ripropone: anche questa nuova opzione sarà preferita senza essere stata sperimentata. Proviamo a fare il caso della scelta universitaria. Dopo attento discernimento, giungiamo alla conclusione che gli studi più confacenti al nostro profilo umano e
Che fatica essere liberi! Sarebbe stato meglio nascere in un mondo segnato da una necessità cosmica. È rilassante immaginarsi rivestiti di un ruolo fissato dal destino ed esenti dal rischio della libertà e dell’errore. Meglio essere un’ape in un alveare che un uomo libero. Ma se un’ape per incanto diventasse cosciente accetterebbe di buon grado di essere stata inserita in un ordine così rigido da non ammettere novità alcuna?
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